WORK IN PROGRESS, UN CANTIERE SEMPRE APERTO
È questo il sottotitolo del Convegno Regionale SICP Lazio tenutosi a Roma il 16 Maggio. Mi piace molto questa idea dei lavori in corso perché se nella medicina è chiaro che il progresso è continuo, nelle cure palliative – che sono ancora così giovani – c’è tuttora una sorta di fermento iniziale che genera continua apertura e sperimentazione verso sempre più ampie forme di care che possano avvolgere nel loro “pallio” il malato e suoi familiari.
Il convegno, focalizzato sul tema della gestione del dolore nei suoi molteplici aspetti e relative problematiche, ha visto la partecipazione di esperti appartenenti al mondo delle cure palliative e rappresentanti delle istituzioni. Ho avuto l’impressione positiva che i partecipanti alla tavola rotonda questa volta si siano “guardati in faccia” ed abbiano messo sul tavolo non solo le conquiste acquisite ma soprattutto le criticità ancora presenti , nell’intento di superarle insieme nel clima della migliore collaborazione possibile.
L’attenzione dedicata alle CAM (complementary alternative medicine), alle problematiche psichiche (depressione e tristezza) e alla dimensione spirituale del malato in cure palliative mi ha molto confortato perché nel nostro servizio di volontariato spesso rileviamo come questi aspetti importanti della sofferenza siano trascurati.
Il consueto workshop quest’anno dedicato alla “responsabilità della cura, cura della responsabilità”, ha visto un folto numero di partecipanti e i vari gruppi di lavoro hanno approfondito, attraverso la discussione di casi clinici, le tematiche relative alla “Care” “ e alla responsabilità intesa come capacità di rispondere a situazioni cliniche complesse.
Per me volontaria è sempre occasione di apprendimento, confronto e maturazione partecipare a convegni operativi come questo e mi piacerebbe vedere una più folta presenza di volontari. Ma forse anche questo aspetto è ancora un work in progress e ha bisogno di una maggiore….apertura!
Marinella
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