16 Agosto: entro in hospice stamattina e mi accorgo subito di un’atmosfera …rallentata. I letti sono tutti occupati e il servizio di assistenza viene svolto regolarmente ma ci sono meno operatori e, sebbene il lavoro sia maggiore, sembra che tutti siano più…rilassati. Chissà come mai ma noto una maggiore attenzione verso i pazienti, quasi che la com-passione per coloro che a Ferragosto si trovano in hospice sia maggiore. Ci sono più chiacchiere intorno ai letti, qualche carezza, meno nervosismo.
Anche io entro in questo clima e non mi accorgo delle ore che passano. Forse è l’effetto dell’aria che si respira in città: strade semideserte, tutto sembra prendersi una pausa. Ma la “signora morte” non si è presa le sue Feriae Augusti e si è portata via, in maniera del tutto inaspettata, il nostro R. paziente “giovane e difficile” ma che aveva preso i nostri cuori insieme alla sua deliziosa moglie.
Talvolta mi trovo impreparata di fronte a questi eventi ancora inaspettati ma so che questo accade e dopo qualche riflessione, accetto. Devo confessare però che entrare nella stanza 25 e parlare con N.,mi ha fatto un certo effetto perché con gli occhi del ricordo mi rivedevo accanto a R. seduto sul letto, intenti in un’animata discussione di informatica. Addio caro R e un pensiero affettuoso per tua moglie, tuo figlio e tua mamma.
Marinella
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